I forti di Genova: Sentinelle di pietra sul mare e sui monti

Genova, la Superba, non è solo il porto più importante d’Italia e una città ricca di storia e cultura. È anche una roccaforte naturale, circondata da colline e montagne che nei secoli sono state coronate da un imponente sistema difensivo: i forti di Genova. Queste strutture militari, alcune risalenti al XVI secolo, altre al XIX, formano una delle più estese cinte murarie d’Europa, seconda solo alla Grande Muraglia Cinese.

Le origini del sistema difensivo

La storia dei forti di Genova inizia nel XVI secolo, quando la Repubblica di Genova decise di rafforzare le difese della città contro possibili invasioni. La prima cinta muraria, nota come Mura Vecchie, fu costruita tra il 1536 e il 1541. Nei secoli successivi, il sistema difensivo fu ampliato e potenziato, raggiungendo la sua massima estensione nel XIX secolo sotto il Regno di Sardegna.

I principali forti

Tra i forti più importanti e meglio conservati troviamo:

  1. Forte Sperone: Situato sulla vetta del monte omonimo, a 512 metri sul livello del mare, è il punto più alto del sistema difensivo genovese. Offre una vista panoramica mozzafiato sulla città e sul mare.
  2. Forte Begato: Costruito nel XIX secolo, è uno dei forti più grandi e meglio conservati. La sua posizione strategica permetteva di controllare sia la Val Polcevera che la Val Bisagno.
  3. Forte Diamante: Il più alto dei forti genovesi (667 metri s.l.m.), prende il nome dalla sua forma particolare. Da qui si gode di una vista spettacolare che spazia dalle Alpi Marittime all’Appennino Tosco-Emiliano.
  4. Forte Puin: Situato lungo le Mura Nuove, offre una splendida vista sul centro storico di Genova.
  5. Forte Santa Tecla: Uno dei pochi forti sul mare, costruito nel XVII secolo per difendere il porto.

Il ruolo dei forti nella storia

I forti di Genova hanno giocato un ruolo cruciale in diversi momenti della storia della città. Durante l’assedio austriaco del 1747, noto come la rivolta di Balilla, i forti contribuirono a respingere gli invasori. Nel 1800, furono teatro di aspri combattimenti tra le truppe francesi e quelle austriache.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, molti forti furono utilizzati come postazioni antiaeree per difendere la città dai bombardamenti alleati. Alcuni, come Forte Sperone, furono anche utilizzati come prigioni.

I forti oggi: da baluardi militari a patrimonio culturale

Oggi, i forti di Genova non hanno più una funzione militare, ma rappresentano un importante patrimonio storico e culturale. Molti sono stati restaurati e aperti al pubblico, diventando attrazioni turistiche e sedi di eventi culturali.

Il Parco Urbano delle Mura e dei Forti di Genova, istituito nel 2008, comprende gran parte del sistema difensivo e offre percorsi escursionistici e ciclabili che permettono di esplorare queste antiche fortificazioni immersi nella natura.

Alcuni forti, come Forte Begato, sono stati oggetto di progetti di riqualificazione per trasformarli in spazi museali o centri culturali. Altri, come Forte Tenaglia, ospitano associazioni culturali e organizzano visite guidate.

Conclusione

I forti di Genova rappresentano un tesoro nascosto della città, spesso trascurato dai circuiti turistici tradizionali. Eppure, queste antiche fortificazioni offrono non solo uno spaccato affascinante della storia militare di Genova, ma anche panorami mozzafiato e opportunità di escursioni nella natura a pochi passi dal centro urbano.

Visitare i forti di Genova significa intraprendere un viaggio nel tempo, dalle guerre del Rinascimento alle battaglie napoleoniche, fino ai conflitti del XX secolo. Allo stesso tempo, è un’occasione per ammirare la città da una prospettiva unica e per apprezzare l’ingegno degli architetti militari che hanno saputo sfruttare la naturale conformazione del territorio per creare un sistema difensivo formidabile.

Che siate appassionati di storia militare, amanti delle escursioni o semplicemente in cerca di viste panoramiche mozzafiato, i forti di Genova hanno qualcosa da offrire a tutti. Sono le sentinelle silenziose che da secoli vegliano sulla Superba, testimoni di pietra di una storia ricca e complessa che merita di essere scoperta e valorizzata.